LO SPETTACOLO
Massarini sceglie di portare in scena la narrazione dei 15 anni più importanti della carriera di David Bowie.
Quelli che vanno dal suo primo hit del 1969, “Space Oddity”, fino a “Let’s Dance” nel 1984. Sono anni in cui Bowie si trasforma continuamente, cambiando ripetutamente personaggio, e nel contempo reinventando la musica rock contemporanea. Ziggy Stardust, Aladdin Sane, il mutante orwelliano di “1984”, l’affettato Soulman bianco, il glaciale Thin White Duke, e poi la sobria trilogia berlinese, il primo esempio di post-rock, fra elettronica ed impressionismo. Infine, la svolta dance e funky con “Let’s Dance”, il suo più grande successo, che lo trasforma in star planetaria.
La serata, è un racconto dettagliato, con aneddoti e ricordi, accompagnato da fotografie e clip (in studio o dal vivo) che ne contrappuntano i passaggi chiave.
Con lui sul palco due giovani musicisti (chitarra e voce) che accompagneranno la performance in un racconto/concerto di grande impatto emozionale.
BIOGRAFIA
Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, storico protagonista di “Per voi giovani”, prima trasmissione Rai dedicata al rock e al pop, Carlo Massarini è una vera e propria icona
della musica. E grazie a lui che in Italia si iniziano ascoltare musicisti internazionali come Bruce Springsteen, Eric Andersen, Tom Waits, Bob Marley, Joni Mitchell e soprattutto Jackson Browne, che Massarini ha il merito di aver introdotto in Italia traducendone alcuni testi in italiano. Anni dopo sarà proprio Massarini ad accompagnarlo nei primi concerti italiani e ad intervistarlo in alcuni suggestivi scorci romani in uno special per Mister Fantasy, “Mister Fantasy and Mister Real”. Dall’ottobre 2014 conduce su Virgin Radio “Absolute Beginners”, pillole quotidiane sugli artisti “alle radici del rock”.
Tra le sue pubblicazioni, si segnalano “Dear Mister Fantasy” (2009, Rizzoli) e “Absolute Beginners. Viaggio alle origini del rock” (2016, Hoepli).
LA MOSTRA
La mostra (4 gennaio – 27 febbraio 2020), organizzata da Associazione Culturale Tempi Moderni, con la collaborazione della SCABEC Regione Campania per le attività di promozione e comunicazione, e curata da ONO arte contemporanea, si compone di oltre 100 fotografie, alcune delle quali esposte in anteprima nazionale, e ripercorre il sodalizio durato oltre quarant’anni tra la leggenda del pop e uno dei maestri della fotografia di rock. Il rapporto di collaborazione tra Bowie e Sukita nacque nel 1972 quando il fotografo arrivò a Londra per immortalare Marc Bolan e i T-Rex e, sebbene ignaro su chi fosse David Bowie, decise di andare ad un suo concerto perché irresistibilmente attratto dal manifesto che lo promuoveva e raffigurava Bowie con una gamba alzata, su sfondo nero. Grazie all’aiuto dell’amica e stylist Yasuko Takahashi, che propose al manager di Bowie un portfolio con i lavori di Sukita, si accordarono per uno shooting. Bowie rimane folgorato dallo stile di Sukita e, sebbene il servizio si svolse nel completo silenzio a causa della barriera linguistica, tra i due scattò qualcosa, un comune sentire basato sulla continua ricerca artistica che porta alla nascita di una relazione professionale e umana tra i due che sarebbe durata fino alla scomparsa di Bowie. Durante il corso degli anni Bowie e Sukita lavorarono assieme in quasi tutte le occasioni in cui il primo si trovava in Giappone o in cui il fotografo si trova negli Stati Uniti, ma ai servizi posati in studio seguirono presto sessioni fotografiche più intime e personali, come ad esempio quella realizzata a Kyoto nel 1980, in quelle che erano giornate di pura vacanza. Il rapporto privato che si era instaurato tra i due, alimentato da un ricco interscambio culturale, ha infatti permesso la nascita di alcuni delle immagini più famose dell’artista britannico ma anche delle fotografie che ne mostrano la natura più vera.
Venerdì 17 gennaio 2020, ore 20.30
Biglietti
Intero 18€
Possessori di carta feltrinelli 15€
Under 35 – Over 60 – Studenti universitari e conservatori 10€
Contatti
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Come raggiungerci
Tangenziale, uscita Fratte
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Parcheggio adiacente
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