Una storia assurda, fatta di dolore e di sbagli, di affetti negati e addirittura di una identità privata. A denunciarla è una 49enne salernitana, attualmente residente a Roccapiemone, che “per ora” si chiama Anna Gammello. Che – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – è ora pronta a citare in causa il Comune e i Servizi sociali. Sua madre, Grazia Abete, è deceduta nel 2015. Ma la sua unica figlia l’ha scoperto solo il 23 dicembre del 2019. E come se non bastasse, ha appreso che il suo vero cognome è Gammella. La maggior parte, però, degli atti che la riguardano sono errati: in quello di sua madre non c’è traccia della sua nascita. Nel suo sono errati i cognomi di entrambi i genitori. E questo l’ha penalizzata per anni.