Magli scrive ai vertici dell’Ospedale di Salerno spiegando che le strutture individuate di fianco alla Medicina Nucleare non appaiono idonee per diversi aspetti. Innanzitutto per l’utenza, composta da neonati e bambini fino a due anni, accompagnati dalle mamme spesso incinte, che sostano ore nell’ambulatorio in attesa di terapie ed interventi.
La legge stabilisce chiaramente che non possono entrare in contatto con radiazioni ionizzanti ed i locali scelti per spostare Oculistica Pediatrica sono nei pressi della Pet Tac di Radioterapia e Medicina Nuclare.
Ancora: negli spazi del centro anti-infertilità, il prof. Magli si avvaleva di un medico e di un solo dottorando, usufruendo della collaborazione volontaria di due infermiere del centro: con questa carenza di personale, non si possono affrontare le difficoltà che gli spazi esigui scelti presso la Medicina Nucleare comportano.
Non si potrebbe più, come accade adesso, garantire un’ampia sala d’attesa dove aspettare anche con dei passeggini, locali dove poter allattare rispettando la privacy, dove poter cambiare un bimbo in fasce con riservatezza, dove poter riscaldare del cibo da dare ai bambini in attesa di cure salva-vista.
Insomma, per il prof. Magli la decisione del direttore dell’Ospedale Ruggi viola una serie impressionante di norme di settore e di diritti fondamentali dei piccoli pazienti malati.
Per questo conclude segnalando che la nuova allocazione ipotizzata per liberare la metà del terzo piano della Torre Cuore e consegnarlo al dottor Coscioni è del tutto non idonea.
fonte LIRATV.COM
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