Le immagini degli attrezzi e dei materiali di fianco ai giochi utilizzati dai bambini in attesa di essere visitati nell’ambulatorio di oculistica pediatrica hanno fatto capire, a chi pensava di liquidare questa storia in poche ore, che la coabitazione forzata tra operai al lavoro per allestire il secondo reparto di Cardiochirurgia e famiglie con bimbi piccoli a rischio cecità era davvero troppo.
Quei lavori sono stati sospesi, o quantomeno ridotti, al termine di un pomeriggio febbrile e di una prima mattinata (quella di oggi) che ha spinto il commissario del Ruggi, Vincenzo D’Amato, a tornare sui suoi passi.
In pratica, anche dopo le pressioni esercitate dal dipartimento di Medicina dell’Università di Salerno, l’ambulatorio di Oculistica Pediatrica del prof. Adriano Magli continuerà a stare al secondo piano della Torre Cuore, condividendo gli stessi spazi (ridotti della metà) del centro di procreazione medicalmente assistita.
Nel frattempo, l’allestimento del reparto per il dottore Coscioni subirà un rallentamento ed aprirà non prima del mese di febbraio. Inoltre, dopo il servizio di LiraTv con cui abbiamo resa nota la lettera che il prof. Magli ha inviato al manager del Ruggi, il commissario D’Amato ha disposto verifiche sull’idoneità degli spazi attigui alla Medicina Nucleare.
Il rischio di radiazioni ionizzanti per i piccoli pazienti e le loro mamme, spesso gravide, era inconcepibile e tale da determinare condotte fuorilegge. Ma il vertice dell’Ospedale se n’é reso conto solo dopo la lettera del prof. Magli e la denuncia di LiraTv, così da disporre un progetto specifico per isolare i locali destinati all’Oculistica Pediatrica e neutralizzare i rischi della vicinanza con le apparecchiature Tac-Pet.
Altra storia, invece, è quella sul ridimensionamento del centro anti-infertilità: la decisione di ridurre del 50% i locali a disposizione per far spazio al reparto di Coscioni porta con sé la necessità di rifare tutte le autorizzazioni necessarie.
Dopo il nulla osta dell’Asl a condizione che le norme siano rispettate, le carte ora passano al sindaco di Salerno per il via libera. Lo conferma una lettera del commissario D’Amato, che chiama in causa il Comune. Dopodiché, le stesse carte dovranno tornare all’Asl per i controlli successivi ai lavori e poi essere spedite in Regione per la presa d’atto.
Infine, torneranno all’Ospedale Ruggi per l’autorizzazione definitiva del manager. Solo dopo, infatti, il responsabile del centro-anti-infertilità (il dottor Giorgio Colarieti) potrà procedere con le tecniche di procreazione medicalmente assistita, che trattando tessuti umani necessita di autorizzazioni specifiche per non incorrere in reati penali.
fonte LIRATV.com
Ma al Ruggi c’è un ingegnere che sovrantende ai lavori?? Se c’è dorme?
Fuori la politica dal RUGGI…
vogliamo controllare perché c’e’ la necessita’ di raddoppiare la cardiochirurgia e di assumere 7 dentisti invece di investire in cose più’ utili?
vogliamo controllare?