L’autovelox di Agropoli finisce in Parlamento: “Va rimosso”

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Finisce in Parlamento il caso dell’autovelox di Agropoli. Ad annunciarlo è il senatore salernitano del M5S Franco Castiello: “In seguito ad un’approfondita analisi normativa e dello stato di fatto ho deciso di presentare un’interrogazione in Senato per fare finalmente luce su una problematica che affligge numerosi utenti”. Come riporta anche il sito web infocilento.it, il parlamentare ha chiesto al Ministro dell’Interno “se è a conoscenza dell’abuso derivante dall’installazione dell’autovelox e quali iniziative intende assumere per la sua tempestiva rimozione, considerato che il tratto viario in questione è attraversato quotidianamente da numerosi pendolari per ragioni di lavoro”.

7 Commenti

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  • Autovelox che fa solo cassa per il delfino di De Luca ( governatore Campania ) Franco Alfieri sindaco effettivo di Agropoli … la stessa cosa la fa a Capaccio sulla S.s. 18………. VERGOGNA ed un plauso al Senatore che provvederà allinterrogazione …….

  • Siete sicuri che sia questo il testo della interrogazione presentata “in seguito ad una approfondita analisi “? Spero proprio di no altrimenti significa che siamo in mano ad un Parlamento di incompetenti.

  • Cioe fatemi capire….. i pendolari hanno la licenza di non rispettare il codice stradale? Oppure adesso è “l’utenza stradale” che decide se installare oppure no l’autovlox? Ogni grande democrazia ha i suoi grandi paraxuli!!

  • Il Codice della Strada prevede che i pendolari non siano tenuti a rispettare i limiti di velocità?

  • forse non conoscete la strada dove è installato l’autovelox.

    Hanno imposto un limite ridicolo di 50 Kmh su una strada che potrebbe essere percorsa almeno a 90Km/h senza alcun rischio per nessuno, solo per fare cassa e fare inchiodare tutti i vecoli che transitano in quel punto con il rischio di un tamponamento.

  • Se è una strada comunale, il limite di velocità e l’eventuale autovelox li decide il comune.
    Ritornando alla democrazia , la cosa può essere contestata dai residenti del comune sia in consiglio comunale che con petizioni etc. Per chi non è residente nel comune in questione il discorso cambia, sono obbligati a rispettare le volontà dei residenti e chiaramente del comune.

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