Sicuramente dopo il caso del calciatore della Fiorentina Davide Astori morto improvvisamente in albergo qualche anno fa e con l’ultimo caso a Salerno della morte della studentessa Melissa La Rocca morta mentre era alla lavagna in classe la sindrome di Brugada è uno dei spauracchi degli ultimi tempi. Si definisce sindrome di Brugada o morte improvvisa: ed emerge una percentuale allarmante al termine della giornata di screening e prevenzione gratuita meritoriamente organizzata dalla Fondazione Emanuele Scifo – presso la propria sede del centro direzionale di Battipaglia – in collaborazione con le Università Isfoa e Popolare Universo Humanitas e l’associazione Internazionale Onlus ‘E ti porto in Africa’ il cui presidente, il cardiologo Vincenzo Mallamaci autore delle visite, dichiara: “Abbiamo praticato elettrocardiogramma e visita cardiologica gratuita a circa cento bambini. In due casi abbiamo rilevato sintomi che riportano, in modo sospetto, alla sindrome di Brugada. Questi bambini dovranno essere sottoposti ad ulteriori indagini. Due su cento è un percentuale davvero alta”. Nelle stesse ore in cui al liceo Da Vinci-Genovesi di Salerno veniva scoperta una targa in onore e ricordo degli alunni Vittorio Senatore e Melissa La Rocca, proprio quest’ultima uccisa in classe proprio da questo inesorabile killer subdolo e silenzioso, a Battipaglia quattro genitori hanno appreso di dovranno agire in fretta per evitare rischi ai propri figli. La sindrome di Brugada, o anche sindrome della morte improvvisa notturna di causa sconosciuta (o ‘Sunds’, dall’inglese Sudden Unexplained Nocturnal Death Syndrome), è una patologia genetica cardiaca con disturbi dell’attività elettrica del cuore in assenza di difetti evidenti del miocardio con caratteristici reperti elettrocardiografici. È un’alterazione congenita dei canali ionici, trasmessa da genitore a figlio, che si associa a fibrillazione ventricolare e morte cardiaca improvvisa. Il più tipico elettrocardiografico è il cosiddetto segno di Nava.
Fonte Anteprima24.it