Maria Tassone, accusata di corruzione in atti giudiziari, ha chiarito ogni punto della vicenda che la riguarda, compreso la presunta relazione con il giudice Petrini. Quest’ultimo, che, secondo l’accusa, sarebbe stato «l’amante stabile» di Maria Tassone, avrebbe omesso di astenersi, come previsto dalla legge, nei processi penali nei quali l’avvocatessa figurava come difensore. Non solo: il giudice l’avrebbe, più volte, appoggiata e favorita come nel processo d’appello Ragno, nell’ambito del quale Petrini ha rigettato la richiesta di utilizzare i verbali del collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso o nell’occasione in cui avrebbe promesso aiuto alla penalista per la difesa di Giuseppe Gualtieri, imputato di un duplice omicidio.
Su ogni contestazione Maria Tassone, difesa dagli avvocati Valerio Murgano ed Antonio Curatola, ha fornito la sua versione dei fatti.
Fonte calabrianews.it