Tre morti in Cina – Oltre alle tre vittime in Cina si contanto 140 nuovi casi di contagio. A Wuhan, dove il virus ha fatto la sua comparsa, sono stati registrati 136 casi di contagio, altri due a Pechino (per la prima volta dalla diffusione del virus) e un altro nel Guangdong.
Oms convoca Comitato di emergenza Sul coronavirus il diretto generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha convocato il Comitato di emergenza. Il comitato si riunirà il 22 gennaio a Ginevra per accertare se il focolaio di casi “rappresenti – afferma l’Oms in una nota – un’emergenza di salute pubblica di livello internazionale e quali raccomandazioni dovrebbero essere fatte per fronteggiarla”.
Cresce l’allarme, controlli a Fiumicino Cresce intanto l’allerta internazionale, a pochi giorni dal Capodanno cinese, e negli aeroporti sono scattati i controlli, incluso l’aeroporto di Roma Fiumicino con misure di monitoraggio e locandine informative per i viaggiatori.
Primo caso segnalato in Corea del Sud, massima attenzione in Thailandia e Giappone – Intanto la Corea del Sud ha confermato che un primo caso è stato registrato sul suo territorio. Si tratta di una donna cinese di 35 anni, proveniente dalla città cinese di Wuhan. La 35enne si era recata in un ospedale della città cinese sabato con i sintomi del raffreddore.
Al suo arrivo in Corea del Sud è stata messa in quarantena, poi la conferma che si trattava del misterioso virus, un nuovo ceppo di coronavirus. Le sue condizioni sono stabili ed è al momento tenuta in isolamento in una struttura sanitaria. Le autorità in Thailandia e in Giappone hanno già identificato almeno tre casi, tutti legati a viaggiatori che sono stati recentemente in Cina.
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