E’ un grande risultato, insperabile all’atto dell’insediamento, che va ascritto al forte impegno di miglioramento produttivo svolto dal nuovo CDA dell’ASPA, dai vertici direttivi aziendali e dal personale tutto che hanno potuto contare sul forte e costante sostegno e rapporto collaborativo da parte dell’Amministrazione Comunale.
Il risultato raggiunto, però, è solo un primo importante passo del rilevante e difficile compito che attende l’ASPA – quale Soggetto Gestore del Ciclo Integrato dei rifiuti dal 01.01.2020 – ormai definitivamente riportata nell’alveo della legittimità amministrativa ed operativa imposta dalla norma nazionale, regionale e da quella dettata dall’ARERA con la Delibera 443/2019 del 31.10.2019.
Non può passare inosservato, in primis ai vertici programmatici e direttivi di ASPA e poi ai funzionari comunali cui rimane esclusivamente il compito di esercitare concretamente ogni pregnante e rilevante controllo “Analogo” e “di resa del servizio in maniera efficiente ed efficace”, la grande opera di “moralizzazione amministrativa” che è stata attuata eliminando l’illegittima frammentazione delle attività (programmatiche ed esecutive) che hanno comportato risultati inefficienti, aumento dei costi e confusione operativa.
Il Sindaco facente funzioni finchè in carica, assicura pieno sostegno e collaborazione ad ASPA (complessivamente intesa e così come strutturata) e chiede ai vertici (programmatici e gestionali) di agire in “autonomia funzionale ed operativa” e di compiere quell’indispensabile salto di qualità (anche culturale) che si fonda, inevitabilmente ed inderogabilmente, su metodi comportamentali che richiedono “la presenza costante” e “l’agire più che il parlare”, l’assoluta insensibilità alle “ingerenze della politica e dei ruoli istituzionali”, l’assunzione piena e totale delle responsabilità di ruolo come descritte e codificate dallo Statuto e dalla norma imperativa nazionale e regionale, l’indispensabile comprensione del contesto normativo in cui si opera ed agisce prima di esternare considerazioni errate che ingenerano confusione e ritardano processi fondamentali per le sorti di ASPA e del Comune di Pagani che nel 2019, come ben sa la struttura burocratica interna purtroppo spessa adusa a parlare anziché agire, ha sostenuto costi effettivi per il ciclo dei rifiuti (tra somme erogate in concreto e accantonamento per FCDE) per 10 MLN di euro a fronte di meno di TRE incassati per TARI e che ha accumulato, negli ultimi dieci anni, crediti per TARI pari a circa 35 MLN di euro.