In mattinata, il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha immediatamente indirizzato una lettera al Prefetto di Salerno ed al capo della Procura salernitana, per chiedere chiarimenti circa le notizie trapelate attraverso la stampa, ponendo un argine alle preoccupazioni dei cittadini e chiarendo passaggi fondamentali nell’azione di governo cittadino. «Oltre a chiedere conferma di quanto appreso attraverso la stampa – scrive il sindaco di Eboli – e che preoccupa i cittadini, occorre fare alcuni chiarimenti.
Le società aggiudicatarie del servizio di sosta a pagamento ad Eboli sono state oggetto di certificazione antimafia attraverso il portale del Ministero dell’Interno, verificata attraverso il casellario, il tutto reso da organi di governo e l’aggiudicazione si è formalizzata solo dopo le certificazioni. Al Comune di Eboli non è mai giunta alcuna informativa da Procura, Prefettura e forze dell’ordine circa presunti collegamenti di società e prestanomi alla criminalità in relazione alle due società in questione. Peraltro, si tratta di società già aggiudicatarie di analoghi servizi in altre zone d’Italia.
In ogni caso si rende necessario che Ministero ed organi di governo periferici attuino un nuovo protocollo sullo stato delle società aggiudicatarie di appalti pubblici, aggiungendo ai controlli eventuali informative per gli Enti Locali su indagini in corso che facciano luce su ogni aspetto gestionale societario, al di là delle verifiche effettuate attraverso il portale ufficiale del Ministero dell’Interno, garantendo maggiori informazioni agli Enti interessati, garantendo il lavoro della centrale di committenza ed assicurando la tranquillità dei cittadini.
Al nostro Comune non risultano margini di contestazione alle due società in questione, per cui chiedo che ci venga fornita contezza di eventuali risultanze delle indagini, in modo da consentire agli uffici l’assunzione di provvedimenti che si rendessero necessari circa l’interruzione del rapporto qualora se ne ravvisassero gli estremi».