I giocatori della Salernitana ci stanno prendendo gusto, specie in quest’avvio del 2020.
Al di là dei risultati – due vittorie su due, peraltro contro avversari tradizionalmente ostili come Pescara (in trasferta) e Cosenza (in casa) – e della stessa classifica – quarta posizione e una distanza abbordabile (tre punti) da chi (Pordenone) attualmente occupa la piazza d’onore, alle spalle della corazzata Benevento – sono le prestazioni e soprattutto lo spirito del gruppo granata a dare confortanti segnali, sia in termini di continuità che di competitività di questa squadra.
E anche le dichiarazioni dei protagonisti cominciano ad andare in una direzione ben precisa, sono sintomatiche della crescita e della consapevolezza della rosa a disposizione di Ventura. Prendiamo, ad esempio, le affermazioni – rilasciate ancora a caldo, nell’intervallo di Salernitana-Cosenza a Dazn, perché con la stampa locale i giocatori sono stati obbligati a restare ancora in un incomprensibile silenzio – di Cristiano Lombardi, sicuramente in questa fase della stagione l’uomo in più della Salernitana: “Vogliamo essere protagonisti“.
E, come ha commentato – in un post pubblicato sul suo profilo Facebook – il giornalista sportivo salernitano Enrico Scapaticci, si tratta di “un messaggio, chiaro e forte, lanciato a tutti. Sì, anche alla proprietà (ancora assente all’Arechi). Come – chiaro e forte – è il messaggio veicolato, sempre allo stesso destinatario, dal popolo granata attraverso gli striscioni esposti, prima della partita, in curva sud…. Squadra, tifosi e tecnico (Ventura, appena 24 ore prima, aveva ribadito di essere “ambizioso”), tutti “vogliono” la stessa cosa: una Salernitana protagonista, che non si precluda alcun traguardo!… E allora, senza lasciarsi troppo esaltare dal filotto di questo inizio di 2020 (due successi in due gare) e dal virtuale quarto posto in una classifica che resta cortissima, “vogliamo” che – insieme a tifoseria, squadra e tecnico – anche la proprietà faccia la sua parte. Fino in fondo. Sarebbe una beffa, atroce, perdere la minestra per un acino di sale....”