Ma il rapporto con quel quattrozampe è molto forte, e un ex ispettore di polizia è entrato in depressione di fronte al divieto di della ex compagna. Ora, dopo sette mesi, il giudice del Tribunale di Lucca ha deciso che quell’uomo deve avere il diritto di rivedere Caronte, coccolarlo e portarlo in giro in giorni e orari stabiliti.
Di fatto il togato ha disposto l’affido condiviso del cane ad entrambe le parti, condannando tra l’altro la ex, a versargli quattromila euro come risarcimento delle spese legali. Una decisione importante visto che sul tema dell’affido del cane nei casi di separazione o divorzio il giudice non è tenuto a prendere una decisione.
Un vuoto normativo sul diritto dell’animale. Una situazione che in futuro potrebbe cambiare vista la proposta di legge in discussione in Commissione e giustizia che prevede invece il rispetto della natura di “essere senziente” dell’animale.
In questo caso il giudice ha stabilito che la normativa più vicina alla fattispecie sia quella relativa all’affidamento dei figli minori. Non solo: vista l’età avanzata di Caronte, che fu adottato quando aveva 9 anni e oggi ne ha 13, il giudice ha deciso che l’affido abbia carattere di urgenza.