Site icon Salernonotizie.it

Il valzer dei reparti al Ruggi: LIRATV offre spazio nel Tg a Coscioni e D’Amato

Stampa
L’intervista rilasciata a LiraTv da una delle donne che rischiano di subire le conseguenze della riduzione dei servizi di procreazione medicalmente assistita dovrebbe creare l’urgenza di dare una risposta o quantomeno di fornire delle rassicurazioni che, finora, dall’Ospedale Ruggi d’Aragona sono arrivate solo parzialmente.

A parte la nota con cui, ormai due settimane fa, l’azienda smentiva la chiusura del centro anti-infertilità ma non smentiva le altre cose fatte notare dai servizi del Tg Lira, il commissario Vincenzo D’Amato non ha accettato l’intervista propostagli più volte anche pubblicamente, attraverso il telegiornale, tirando dritto per la sua strada.

Una strada che conduce alla creazione- legittima- di un secondo reparto di Cardiochirurgia, come previsto dall’atto aziendale. Ma che comporta, per la scelta di collocarlo al terzo piano della Torre Cuore, la riduzione della metà degli spazi per la procreazione medicalmente assistita ed il trasferimento dell’ambulatorio di oculistica pediatrica. Oltre al trasferimento di alcuni infermieri.

Abbiamo detto più volte come questo comporti da un lato la necessità di rifare le autorizzazioni per il centro anti-infertilità, mai decollato veramente anche per la carenza di biologi; e dall’altro il trasferimento dell’oculistica pediatrica in coabitazione con la Medicina Nucleare.

È per questo, perché riteniamo giusto che la gente riceva delle rassicurazioni, che chiediamo pubblicamente al commissario Vincenzo D’Amato e al cardiochirurgo Enrico Coscioni di accettare l’invito di LiraTv per un’intervista da realizzare nel corso del telegiornale, per dare loro la possibilità di spiegare cosa sta accadendo.

Finora, l’azienda Ruggi non ha risposto né direttamente né indirettamente alle perplessità poste da LiraTv, suffragate dalle dichiarazioni rese al nostro tg da rappresentanti del Tribunale del diritto del Malato, dei sindacati autonomi e confederali, per non parlare degli ex primari di Medicina Nucleare e Pediatria, i dottori Casaburi e Albano. D’Amato e Coscioni colgano l’opportunità di chiarire una volta e per tutte.

Fonte LIRATV.com

Exit mobile version