Site icon Salernonotizie.it

Dopo le Europee 2019, a sorpresa, il partito Animalista è il secondo più amato

Stampa
Negli ultimi anni i Social Network, ed in particolare Facebook, sono il termometro della situazione politica internazionale ed italiana. Gli exploit di Lega e M5S sono nati nella rete, nel silenzio generale e, ancora più dei sondaggi, è Facebook a tastare la crescita politica dei movimenti.

Durante la Campagna per la Brexit, le pagine del “Leave” crescevano giorno per giorno mentre tutti davano per certo il “Remain”, sappiamo poi come è andata a finire. Anche per la Campagna elettorale delle Presidenziali americane 2016, i dati più corretti erano quelli dei social network e non dei sondaggi tradizionali.

E in Italia, che succede? Se si analizzano i dati di Facebook dalle Elezioni Europee 2019 al Gennaio 2020, a sorpresa è il Partito Animalista Italiano il secondo partito che registra la maggiore crescita di like/follwers e di gradimento, secondo solo alla Lega di Salvini.

In questa speciale classifica basata sui dati di Facebook, e calcolando la crescita di like/followers da maggio 2019 a gennaio 2020, la classifica indica in: Lega (+96.300), Partito Animalista (+43.500), M5S (+40.600), Fratelli d’Italia (+37.600), Partito Democratico (+23.800), i cinque partiti più amati. Addirittura il Partito Animalista risulta il primo partito, precedendo anche la Lega, se si calcola la sola percentuale di crescita (+207,14%) e non il numero semplice nella crescita di like/followers.

Questo a significare il sempre più crescente interesse degli italiani per le tematiche animaliste e ambientaliste, oltre che al rapporto tra la natura, gli animali e gli uomini.

“La cosa non ci sorprende più di tanto – tiene a precisare il Partito Animalista Italiano – in quanto anche dai dati della pagina Facebook notiamo un’incredibile crescita che come mostrano i dati del Social Network ci ha portato, nelle ultime quattro settimane, a rilevare 1 milione e 300 mila interazioni ed una copertura dei nostri post di 8 milioni e mezzo”.

Questi risultati prima o poi, si rifletteranno anche nelle urne? Il futuro ci dirà.

Exit mobile version