Ricevuta come codice verde
E’ stata per ben quattro ore nella sala d’attesa del pronto soccorso e infine ricevuta come codice verde (il penultimo in ordine di rischio).
Nonostante le vibrate proteste da parte dei familiari, che avendo informato i sanitari del recente viaggio in Nigeria di Loredana, vedevano un chiaro collegamento con la febbre alta e l’inappetenza della donna. Ci sono volute altre nove ore per effettuare il test per la malaria, successivamente una firma e dimissioni e a casa. Pochi giorni dopo la corsa in ospedale in ambulanza, in cui Loredana arriva al pronto soccorso ormai priva di coscienza.
L’ipotesi è di omicidio colposo
Elenia Manno, pubblico ministero dell’ufficio diretto da Luigi Patronaggio, ha iscritto sette persone nel registro degli indagati, il medico di famiglia e i sanitari della struttura ospedaliera.
Medici e infermieri dell’ospedale, secondo l’avvocato Daniela Ponsante che assiste i familiari di Loredana, avrebbero compiuto numerose omissioni e negligenze. Entrata con un codice bianco, nonostante la febbre a 40 e nonostante l’aver comunicato del recente viaggio in Africa, sarebbe passata al codice verde solo dopo aver fornito quest’ultima affermazione. In seguito – sempre secondo il racconto dei familiari – la giovane sarebbe stata invitata ad andare a casa senza che fossero state avviate terapie specifiche.