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Coronavirus: un salernitano individua il DNA del virus

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C’è anche il salernitano Domenico Benvenuto,  24 anni, originario di Montecorvino Rovella al sesto anno di Medicina al Campus Biomedico di Roma nel team di ricerca che ha scoperto il DNA del coronavirus, conquista che apre le porte ad una cura e ad un vaccino. E’ stato il Tg3 a dedicare un servizio all’importante scoperta

Il team del Campus Biomedico di Roma ha lavorato instancabilmente quattro giorni e quattro notti, e il risultato è stato immediatamente pubblicato su due riviste scientifiche internazionali. Nel bel mezzo dell’allarme coronavirus che sta terrorizzando il pianeta, è stata individuata la mutazione sulla proteina che ha permesso al virus di effettuare il passaggio all’uomo.

Benvenuto infatti è il primo firmatario (insieme con il prof Massimo Ciccozzi e le sue colleghe Silvia Angeletti e Marta Giovanetti) di una ricerca scientifica, già revisionata in tempi record e accettata dalle principali riviste mediche internazionali, grazie alla quale è stata scoperta e ricostruita perfettamente la struttura del coronavirus cinese.

Spiega Benvenuto: «Abbiamo lavorato in contemporanea con altri gruppi di ricerca di tutto il mondo. Noi siamo riusciti per primi a ricostruire la proteina del nuovo virus con le relative mutazioni rispetto a quello della Sars e di un altro coronavirus del pipistrello. Dal punto di vista scientifico abbiamo tracciato l’albero filogenetico del virus. L’ultima verifica sul nostro lavoro è stata effettuata nella serata di ieri e abbiamo avuto il via libera alla pubblicazione; nei giorni scorsi avevamo già pubblicato sul Journal of Medical Virology».

La ricostruzione genetica del virus è fondamentale per la preparazione di medicinali quanto più possibili adatti a disattivare i meccanismi con cui si legano e si diffondono nel corpo umano. Spiega ancora Domenico: «È come se avessimo finalmente la chiave del virus disegnata in 3D, cioé ora sappiamo bene come è fatto e di conseguenza questo agevolerà i ricercatori nella messa a punto di un “antifurto”, un farmaco antivirale specifico che impedisca alla “chiave” di funzionare».

 

 

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