Lo ha detto il giornalista Gaetano Amatruda che ha animato il convegno
‘Craxi ed il governo delle città, il socialismo dei comuni’, l’appuntamento promosso dalla Fondazione Craxi nel ventennale della scomparsa dell’ex segretario del Psi.
È stato Andrea Marino, storico ed autore del Volume ‘La Campania dei partiti’ ad introdurre il tema.
“Quella socialista fu, a Salerno, una stagione di grandi interventi, con Giordano sindaco. Molte delle intuizioni sono continuate negli anni” ha detto Marino che, dati e fatti alla mano, con la scrupolosità dello storico ha fornito un ampio dettaglio su quegli anni.
Sono intervenuti Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, che ha ricordato “il galantuomo Vincenzo Giordano, un sindaco simbolo della città” e Carmelo Conte. L’ ex Ministro delle Aree Urbane ha rivendicato un dato “Abbiamo, nel capoluogo, cambiato la politica ed il destino della città”. Conte, protagonista della stagione del Psi, ha ricordato il rapporto con Craxi e l’idea di ridisegnare il ruolo delle città nel Paese.
Il segretario nazionale del Partito Socialista, Enzo Maraio ha guardato al futuro “c’è una comunità che dobbiamo rimettere insieme”.
Le conclusioni affidate a Stefania Craxi che ha ringraziato i socialisti che, con lei, animano le battaglie per la verità “quelli arrivati adesso, i più distratti, quelli che avevano pensato di fare a meno di Craxi e chi, come Caldoro ed Amatruda, c’e sempre stato”.
La figlia del leader socialista ha ricordato la stagione salernitana e le più ampie battaglie di modernizzazione della storia riformista.
In sala socialisti di ieri ed oggi e non solo.
Salvatore Aversano, e poi i consiglieri provinciali Guzzo e Ruberto, il consigliere comunale di Salerno Massimiliano Natella.
Poi tanti amministratori, da Giovanni Iuorio all’ex Sindaco Bottone. Hanno partecipato gli ex senatori Andrea De Simone ed Eva Longo, il sindaco di Pellezzano Francesco Morra ed ancora Salvatore Memoli e Aniello Salzano.
Nutrito il gruppo dì Pontecagnano dove il garofano aveva numeri importanti. In sala il consigliere Giglio, poi Lucia Zoccoli, Antonio Malangone, Giuseppe Ferraioli, Marcello Ferro, Gaetano Lamberti, Alfonso Giuliano, Enrico Vergato e Tina Elia.
Naturalmente Francesco Pastore che segue la macchina organizzativa del gruppo Caldoro. Da Eboli Tonino Conte, dal Cilento Enzo Pasca.Dall’agro Fattorusso di Angri, poi Buonfiglio e Antonio Iannello.
Ma davvero erano tanti “solo posti in piedi” hanno sottolineato nel post quelli della Fondazione Craxi