Il diffuso malcontento però non è sufficiente a contrastare il fenomeno. I soggetti in questione, essendo fin troppo itineranti non si macchiano della colpa di occupazione abusiva del suolo pubblico. Velocemente ripongono la merce nel proprio borsone, quando è necessario, e si mimetizzano tra la folla. Chi sa fa finta di non sapere, senza eccezione per chi dovrebbe monitorare il territorio. E l’incubo continua con un biglietto da visita non certo edificante per una città punta sul turismo e sull’accoglienza.