Magistrale il lavoro della compagnia Comica Salernitana guidata dal regista Gino Esposito che ha lasciato intatta la regia dello stesso Salemme fungendo nell’occasione in direttore artistico della pièce teatrale, curando la scelta dei personaggi, la riproposizione scenografica e soprattutto aumentando il ritmo della commedia evitando vuoti o pause eccessive. Inoltre ogni attore interpreta il personaggio essendo se stesso evitando di copiare l’originale.
La trama narra la storia diEnzo (interpretato da Giovanni Bonelli), musicista di scarso livello, di Cico (Andrea Avallone), affetto da una strana forma di autismo e Stefano, (Francesco Delli Priscoli) “il normale”, ossessionato da un eccessivo senso di responsabilità. Tre fratelli senza padre che li lasciò quando erano piccoli.
La madre, morta da poco, ha lasciato ai figli una discreta eredità da dividere in tre parti uguali ponendo, però, una condizione: Enzo e Stefano si prenderanno cura per sempre del loro sfortunato fratello Cico. Questa è la partenza della commedia che si svolgerà in due atti, sempre all’ interno della casa materna, coprendo un arco di tempo immaginario che va dal 20 agosto al 20 settembre, tutta giocata sulle difficoltà di una convivenza coatta e sulla incompatibilità di tre caratteri così diversi tra loro.
Cico, con la sua strana pazzia che lo rende imprevedibile, si sdoppia continuamente immedesimandosi di volta in volta in un personaggio diverso. Enzo, pigro e indolente, giocatore di cavalli, gigolò di provincia, non ha nessuna intenzione di stare dietro a quello strano fratello che vede scendere la neve d’estate, che mangia puré in quantità industriale e pretende di essere accompagnato al bagno per fare i bisogni.
Stefano dovrà sposarsi tra un mese, innamorato pazzo, terrorizzato dall’idea che il matrimonio possa saltare, cerca di mettere in riga Enzo, imponendogli dei turni di assistenza per Cico, così da rispettare le ultime volontà della madre. Al terzetto si unirà la figura del notaio (Franco Montinaro)che dovrà sbrogliare la matassa burocratica restando ingabbiato però nelle paranoie familiari.
Riuscirà l’innato legame fraterno a tenere uniti i tre personaggi contrastanti? Enzo e Stefano si libereranno di Cico o vincerà l’affetto che li lega a lui? Soltanto venendo al teatro si potrà sciogliere l’interrogativo.
La parte audio/luci sarà curata da Alessio Zielinsky, al trucco ci sarà Annamaria Apicella. Gli effetti pittorici a cura di Enzo Galdo andranno ad arricchire la scenografia costruita dalla C.M.C. Group. Direttrice di scena Liliana Senatore.
Spettacoli nei fine settimana 25-26 gennaio, 1-2-8-9 febbraio 2020. Il sabato alle 21.15 e la domenica alle 19.15.Costo biglietto 12 euro, ridotto 10. (si consiglia prenotazione) Info e prenotazioni: 089/3867440 – 347/1869810 – www.teatroarbostella.it
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