Da allenatore esperto e navigato quale è, Gian Piero Ventura ne ha viste così tante in carriera che ha già cominciato a mettere i suoi sul chi va là prima della trasferta di Benevento. Il tecnico ligure sa che il posticipo di lunedì sera col Trapani presenta più di un’insidia, soprattutto ora che la sua squadra ha inanellato tre risultati utili di fila e spera di poter fare il definitivo salto di qualità in termini di continuità di rendimento.
I granata ospiteranno all’Arechi una squadra penultima in classifica, reduce da un pesante ko casalingo (0-3 col Cittadella) e per giunta orfana del suo giocatore più rappresentativo, visto che Biabiany è stato squalificato. Ma, come dicevamo, Ventura nella sua lunga carriera troppe volte ha visto un avversario disperato portare a termine missioni apparentemente impossibili e in questi giorni lavorerà anche sull’aspetto mentale, per evitare sorprese.
E, in più, il tecnico ligure nutre profondo rispetto nei confronti del collega Fabrizio Castori e sa che l’ex granata è allenatore in grado di trasmettere ai suoi giocatori grandi motivazioni. Detto ciò, la Salernitana torna all’Arechi forte dell’ottimo pareggio conquistato sul campo della capolista.
Imbattuta dall’inizio del 2020, la squadra di Lotito e Mezzaroma cercherà di sfruttare al meglio l’opportunità di affrontare tra le mura amiche un avversario (almeno sulla carta) abbordabile per cercare di rimanere nelle zone nobili della graduatoria generale del campionato di Serie B.
Ventura potrebbe concedere a qualcuno (come Gondo e Kiyine) la possibilità di rifiatare: Cicerelli, Giannetti, Jallow, l’ultimo arrivato Capezzi e, magari, anche Cerci (ovviamente a gara in corso) sperano che sia arrivato il loro momento per cercare di mettersi in mostra e di dare il loro contributo alla causa.