L’allarme tra l’altro per lui pare sia rientrato, per cui, contro il Trapani, dovrebbe essere regolarmente a disposizione. Sta di fatto che da quando è rientrato, dopo l’infortunio che aveva ritardato l’inizio del suo campionato, Lombardi si è reso protagonista di un cammino in ascesa.
E’ cresciuto costantemente di condizione, fino a diventare indispensabile per la manovra offensiva della Salernitana. L’esterno laziale è irrefrenabile. La fascia destra ormai gli appartiene di diritto. Le sue discese sono spesso micidiali per gli avversari e le azioni più pericolose dei granata nascono dai suoi piedi. Non a caso sta sfornando una serie preziosa di assist, compreso quello che ha portato all’ultimo gol di Djuric e che ha consentito alla Salernitana di agguantare il pari in casa della capolista.
Quando non fa segnare i compagni, è lui ad andare a segno. Tre gol siglati contro Ascoli e Cosenza, all’Arechi, e ad Empoli, in trasferta. Da quando ha fatto il suo esordio stagionale all’ottava giornata, in casa dell’ultima squadra in cui ha militato, il Venezia, Lombardi non si è più fermato e si è ritagliato il suo spazio nella Salernitana di Ventura.
Da comparsa ad attore protagonista. E’ stato lui a trascinare la squadra e a predicare nel deserto anche nei momenti difficili attraversati nel girone di andata ed ora sta raccogliendo i frutti del suo lavoro. Cristiano Lombardi è ormai il punto di riferimento della squadra di Ventura. Dopo quella con il Benevento, un’altra sfida da ex lo attende con il Trapani, in cui è approdato in prestito dalla Lazio nella stagione 2014/2015, appena diciannovenne, e a cui deve la sua prima esperienza in serie B.