Il livello di incidenza dei casi di sindrome simil-influenzale raggiunto si colloca, per ora, all’interno della soglia di intensità media, spiega l’Iss. In Italia l’incidenza totale è pari a 13,2 casi per mille assistiti. Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 39,8 casi per mille assistiti.
Secondo l’ultimo bollettino FluNews, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, dall’inizio dell’epidemia sono stati segnalati 78 casi gravi di influenza confermata in laboratorio, di cui 15 deceduti. I casi gravi sono stati segnalati da 16 Regioni e Province autonome. La regione che ne conta di più l’Emilia Romagna (12), seguita da Lombardia (7), Veneto e Puglia (6). In 60 casi (pari al 77%) era presente almeno una condizione di rischio preesistente, come diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità.
In 75 casi è stato isolato un virus di tipo A (soprattutto H1N1, seguito da H3N2), e in 3 casi di tipo B. Tutti sono stati ricoverati in Unità di Terapia Intensiva, 57 sono stati intubati e 11 hanno necessitato respirazione extracorporea (Ecmo). Durante la stagione 2018-19, il bollettino FluNews aveva riportato complessivamente 812 casi gravi di influenza, di cui 205 deceduti.