Lo stesso potendo contare sulla disponibilità di ben tre telefonini, a bordo di un’utilitaria, riceveva i contatti, utilizzando una diffusissima piattaforma di messaggistica e consegnava la sostanza stupefacente direttamente all’acquirente. Nel corso del pomeriggio, gli investigatori, individuata l’auto, decidevano di seguirla e, dopo attento appostamento, osservavano l’uomo che a bordo dell’utilitaria veniva avvicinato da un cliente.
Dopo avergli consegnato una banconota da 20 euro, quest’ultimo riceveva un involucro contenente una sostanza, successivamente rivelatasi alle analisi della Polizia Scientifica di tipo cocaina – crack. Gli agenti pertanto decidevano di intervenire, per effettuare una perquisizione personale e identificare i responsabili.
Durante la perquisizione, veniva rinvenuta la somma complessiva di 765 euro in banconote di vario taglio, nonché ben tre telefonini dove erano ancora presenti in memoria i messaggi riportanti appuntamenti, cifre e quantità riconducibili all’illecita attività di spaccio. Dopo le formalità di rito, l’Autorità Giudiziaria disponeva la sottoposizione dell’uomo agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.
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