Atti di discriminazione effetto “coronavirus” nei riguardi di persone con caratteri somatici asiatici. E’ quanto ha denunciato, nei giorni scorsi, Antonio Bonifacio, direttore dell’Ufficio Migrantes Arcidiocesi Salerno Campagna Acerno in merito ad alcuni episodi che si sono purtroppo verificati, esprimendo parole di amicizia e solidarietà verso queste persone vittime, ancora una volta, di razzismo. Lo scrive Erika Noschese su Le Cronache oggi in edicola
I fatti si sono verificati, nei giorni scorsi, nella città capoluogo, e sono stati resi noti durante l’incontro della Consulta dei Popoli. «È capitato a Salerno. Noi non vorremmo montarne un caso né andare nello specifico della vita delle persone rispettandone la riservatezza ed anche l’emotività con la quale sta vivendo quando accaduto – ha dichiarato il direttore dell’ufficio Migrantes –
Ci tenevamo ad esperimere la nostra vicinanza, Amicizia e solidarietà». Bonifacio lancia poi un appello alla cittadinanza affinché si superi questo «clima di odio e diffidenza continuamente fomentato e che oramai emerge dietro ogni evento o fatto, senza nessuna ragione e giustificazione scientifica, intellettuale, culturale – ha infatti detto il direttore –
L’auspicio è di superare la paura dell’altro e vivere l’incontro e l’interazione che in ogni campo e situazione e la vera risposta che fa crescere ed evolvere la nostra società e superare insieme le difficoltà, i virus, i continui venti di guerra».
Non solo Salerno ma anche tutta la provincia sembra ormai essere preda di questo virus che, partito da Wuhan, in Cina sembra terrorizzare non solo l’Italia intera ma tutti i Paesi, nonostante la situazione sembra essere decisamente sotto controllo.
Intanto, negozi e ristoranti sono sempre più vuoti, nonostante i numerosi appelli lanciati da noti medici salernitani che continuano a parlare di eccessiva psicosi. Nel frattempo, proprio in queste ore, l’ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Salerno è al lavoro per organizzare la nuova edizione della festa dei Popoli, momento di celebrazione simbolo di integrazione tra le varie culture che convivono in città.
Fonte Le Cronache (di Erika Noschese)
Imbecillità a gogò. Ne ammazza molti di più l’influenza comune! È tutta una manovra economica e commerciale ?. Ma comm’ s’adda fà
Ma scusatemi…. sicuramente tutto questo e’ l’assoluta ignoranza del problema… Ma un cavolo di Cittadino puo’ avere paura? Ma quale razzismo? Sta parola la usate quando non sapete cosa dire? Finitela una buona volta… e che palle !!!!
Ma non siete giornalisti, ma solo persone speculative sulla pelle dei cittadini salernitani, i quali non sono assolutamente razzisti,ma solo precauzionali,nulla di più..!!!
Fa bene chi vi ride dietro e Mister Ventura e tutta la Salernitana, siete distruttivi e non collaborate assolutamente a costruire una società senza pregiudizi verso gli altri..
Saluti
L ignoranza uccide più persone dei virus
che i ratti abbiano paura è solo naturale, anzi è giusto che vivano al buio e al freddo, stipati con i loro simili, il nostro problema è quando escono fuori dalle loro tane per andare a infastidire le persone civili.
Dite ciò che volete, sarò anche un ignorante ( laureato) ma io preferisco che i miei figli prendano delle precauzioni. Un abbraccio forte a tutti i moralisti
state a menare il torrone da settimane con un inesistente epidemia con morti inesistenti in tutta europa, ora accusate i cittadini perchè hanno paura? che la paura in questo caso sia completamente ingiustificata è cosa certa, ma prendetevela con la politica e il giornalismo, non con il cittadino (seppur ignorante e plagiabile facilmente). Altrettanto ovvio è che non c’entra nulla il razzismo da parte della gente comune! piuttosto, il razzismo sta nella gestione dell evento inesistente da parte della politica e dei soliti noti: il cittadino italiano che voleva rientrare, è stato fatto rimanere in cina, mentre per il solo fatto di aver chiesto / proposto un controllo maggiore sui bambini cinesi di ritorno dalla cina, a scuola, hanno nuovamente buttato il tutto sul solito razzismo inesistente, ormai scusa per fare e accusare chiunque. Ecco il razzismo: l’italiano non è potuto rientrare, mentre per i bambini cinesi nelle scuole non è possibile neppure chiedersi se ci sia un problema – ovviamente per quelli che rientravano dalla cina, loro o parenti stretti.
12-45, i ratti sono quelli che vedono razzismo dove non c’è, mentre sono i primi ad essere razzisti verso chi non la pensa come loro. Prenditela con la stampa e la politica, anche internazionale, che ha creato un’epidemia inesistente per altri scopi, ormai è evidente: zero morti!
Aggiungo: addirittura un 91enne si è ammalato ed è stato dimesso, guarito! strano per quella che vorrebbero passare per un’epidemia mortale!