Incrociando le dita che si tratti di un falso allarme tiene apprensione il caso sopetto di coronavirus emerso nel pomeriggio di oggi al Ruggi di Salerno. Un giovane tornato da pochi giorni dalla Cina dove è rimasto due mesi con la fidanzata abitante vicino il focolaio del virus letale ha accusato sintomi influenzali e si è recato al pronto soccorso cittadino. Appena aver dichiarato la sua presenza recente in Cina i sanitari del Ruggi hanno attivato il protocollo di emergenza con maschere, tute e altri accorgimenti. Il giovane con febbre abbastanza alta è stato subito isolato e trasferito mediante ambulanza asettica dell’Humanitas al Cotugno di Napoli, quartier generale campano dei ricoveri per malattie infettive. Ma ora cresce il panico. Paura per coloro che erano nella sala d’attesa con il giovane influenzato. Ma apprensione per i primi medici e infermieri che hanno accolto il giovane al triage. E soprattutto bisogna conoscere gli spostamenti del giovane delle ultime settimane. In queste ore in attesa delle analisi si cerca di risalire al percoso del ragazzo (bar, ristoranti, locali aperti al pubblico ecc.) E ovviamente sui social infuriano le polemiche. Come mai si concede a chi torna dalla Cina di entrare senza ulteriori controlli? Gli scali aerei sono controllati? Certo che un eventuale positività del giovane scatenerebbe una giustificata psicosi.