Sono, infatti, 24 anni che una coppia di cicogne, nella stagione estiva nidifica nel Vallo di Diano. Qui nascono anche i loro piccoli. La Cicogna bianca aveva abbandonato l’Italia già nel lontano 1700, quando, storicamente, viene datata l’estinzione della specie nel nostro Paese. La storia recente è dunque quella di una ricolonizzazione. Dal primo nido avvistato in Piemonte nel 1959, fino a una diffusione in diverse altre regioni, grazie, soprattutto, a progetti di reintroduzione.
Il Vallo di Diano è parte integrante della Riserva di Foce Vele — Tanagro, con sede a Contursi Terme, area naturalistica protetta istituita dalla Regione Campania con la L. n. 33 /1993, e prendendo spunto dalla ormai ultradecennale perpetuazione di quel nido l’ente gestore ha concluso che il sito è idoneo ad ospitare altre coppie. Per questo si è deciso di creare delle piattaforme idonee a sostenere il nido, collocate sui tralicci che sostengono i conduttori dell’energia elettrica.
Il maggiore ostacolo alla nidificazione delle cicogne è proprio la carenza di siti dove “costruire” il loro nido solitamente collocato ad un’altezza di 1-2 metri e con diametro che va dagli 80 ai 150 cm. Non tutti forse sanno che grazie a questa semplice, ma ingegnosa pratica nella Piana di Sibari, in Calabria, la Lipu di Rende (CS) ed E — DISTRIBUZIONE spa hanno creato le condizioni per la creazione di oltre 70 nuovi nidi, dai quali ogni anno si involano decine di piccole cicogne.
Sono sei i nidi artificiali che verranno collocati nel Vallo di Diano: due a Sant’Arsenio, dove da oggi hanno avuto inizio le operazioni di installazioni, due a Teggiano e due a Sala Consilina. Spetterà a Nicolina Guariglia di E-DISTRIBUZIONE —compartimento della Campania, che ha subito aderito all’iniziativa proposta Riserva di Foce Vele — Tanagro, collocare sui tralicci le sei piattaforme programmate, assicurarle in modo adeguato ai tralicci ed isolare i conduttori in prossimità delle piattaforme al fine di scongiurare il pericolo di contatto degli uccelli con le linee dell’alta tensione.
Non ci resta che aspettare il mese di marzo, quando comincerà il passo delle cicogne e, assicurano dalla Riserva Foce Sele -Tanagro “C’è da scommettere che questa volta a fermarsi nella Riserva non sarà una coppia sola. A tutti i cittadini del Vallo la Riserva rivolge l’invito a collaborare per la riuscita dell’iniziativa”.