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Insulti e lancio di monetine contro De Luca a Napoli – VIDEO

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Insulti e il lancio di qualche monetina hanno accolto oggi l’arrivo del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel cinema Eliseo di Poggiomarino (Napoli) dove era in programma un incontro-dibattito sulla figura di Bettino Craxi. A inscenare la protesta uno sparuto gruppo di contestatori. Al convegno era presente anche Bobo Craxi, figlio del leader socialista. Tre le persone segnalate dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata all’autorità giudiziaria e dieci quelle identificate e la cui posizione è all’esame degli investigatori.

Una contestazione che ha riportato alla memoria quella subita da Bettino Craxi all’uscita dall’Hotel Raphael in una delle scene simbolo della fine della Prima Repubblica.
“Mi pare – ha detto successivamente De Luca ai cronisti – un atto di rinnovata stupidità dopo quell’episodio di barbarie che ha colpito il padre, ripetere l’episodio per la presenza del figlio. Come è complicata la civiltà in questo Paese, e anche il rispetto umano. Sciocchezze”.

 

«Una vicenda che va definita per quello che è: vergognosa e indegna». Così, in una nota, il Psi, in relazione al lancio di monetine e alle contestazioni rivolte al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, avvenuti oggi a Poggiomarino dove era in programma un convegno su Bettino Craxi, al quale ha partecipato, tra gli altri, l’esponente socialista Bobo Craxi. «Queste azioni non possono rimanere impunite. Pare che a contestare il presidente De Luca, con metodologie che hanno rappresentato una delle pagine più tristi della nostra storia, ci fossero anche rappresentanti delle istituzioni locali – si legge nella nota –

Se fosse confermato, delle due l’una: o le istituzioni sono diventate uno strumento a disposizione di azioni ignobili, oppure è necessario che chi si è reso protagonista di tutto ciò, cessi immediatamente di rappresentarle. Ci aspettiamo che i due consiglieri comunali rivolgano le proprie scuse a De Luca e ai cittadini che li hanno eletti facendo un gesto dovuto: rassegnando le proprie dimissioni».

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