Come spiega l’Istituto di statistica italiano, il calo è dovuto in particolare alle pochissime nuove nascite, solo 435 mila contro le 647 mila dell’anno precedente. Numeri preoccupanti, in quanto, come specifica ancora l’Istat, si tratta del “più basso livello di ricambio naturale mai espresso dal Paese dal 1918″.
Per ogni 100 persone che muoiono, ne nascono solo 67, mentre dieci anni fa le nascite erano pari a 96, praticamente uguali ai decessi. Questo trend negativo va avanti ormai da cinque anni a questa parte, e nel contempo stanno calando anche gli ingressi di stranieri in Italia, 25 mila in meno rispetto al 2018.
ISTAT, 116MILA NASCITE IN MENO: L’ETA MEDIA SI ALZA
In totale gli stranieri in Italia sono pari all’8.9% del totale. Aumentano invece i nostri connazionali che lasciano il Belpaese per andare a vivere all’estero, con il saldo migratorio degli italiani che è negativo per 77mila unità. T
ornando alle nascite, in italia il numero di figli per donne rimane sempre lo stesso, 1.29 a testa, ma sta calando il numero delle donne che sono in età fertile, ridotte di ben 180mila unità. Si innalza di conseguenza l’età media del parto, che sale a 32.1, e fanno più figli le ultraquarantenni rispetto alle giovani che non hanno ancora compiuto i 20 anni di età.
Per quanto riguarda il nord, la zona dove comunque la popolazione continua a crescere, vi sono 1.36 figli per donna, con Bolzano che primeggia con una media di 1.69, seguito da Trento a 1.43. Si vive anche più a lungo al nord, con un’età media di 81 anni per gli uomini e di 85.3 anni per le donne, mentre al sud tali numeri si abbassano a 80.2 e 84.5.