Fortunatamente un cittadino ha avvisato i volontari che hanno provveduto al delicato recupero e trasporto al Centro Recupero Animali Selvatici. Dopo le cure ed un periodo di riabilitazione il Tasso era pronto per tornare nel suo habitat, magari in un posto idoneo ma meno attraversato da strade. E così la Protezione Animali ha provveduto a trasportarlo in un luogo adatto e liberarlo.
Il Tasso predilige habitat forestali e di macchia. Ha corpo tozzo, lungo circa 60 cm, arti corti e robusti adatti allo scavo, con unghie forti, pelame nero sugli arti e sulle parti ventrali, chiaro sul dorso con due strisce nere ai lati del muso e della testa, che si prolunga in un grosso naso; la coda, lunga circa 20 cm, è bianca.
Scava o utilizza tane scavate da altri animali (volpe, istrice), con i quali a volte le condivide: i rifugi si articolano in complessi sistemi di gallerie, con diverse uscite, dove trova rifugio e alleva i piccoli; è onnivoro. Può avere comportamento sociale o solitario.
“Questi brevi momenti in cui gli animali scappano via dai trasportini o dalle scatole ci ripagano dei sacrifici fatti per recuperarli” – commentano i volontari – “sarebbe bello poter notare più empatia nei confronti degli animali che convivono intorno a noi”.
Un ringraziamento ai medici del CRAS di Napoli per la loro professionalità.