Nel mirino della Procura sono finiti 27 sanitari e ben tre centri ospedalieri nei quali era stato ricoverato il paziente, dal ricovero avvenuto il 10 maggio 2018 fino al decesso del 28 luglio dello stesso anno. Sono scattati gli avvisi di garanzia per dodici medici del Ruggi, dieci di una clinica di Mercogliano e cinque del centro riabilitativo dell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, dove l’uomo era stato trasferito l’8 giugno 2018 prima di essere trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Salerno.
A carico degli indagati è stata già esclusa ogni responsabilità in merito all’intervento che è stato eseguito correttamente (di qui la richiesta di archiviazione) ma, come chiesto dai legali della famiglia, ora si vuole fare accertare se le disfunzioni dalle quali è scaturita la morte del paziente, siano dipese dalla “condotta colpevole dei sanitari”.
Fonte il Vescovado