“E’ l’ennesima conferma che siamo in un Paese nel quale bisogna fare un calvario per arrivare a fare cose di un valore straordinario per i cittadini”.
“C’è voluto oltre un anno solo per preparare questo concorso, per mandare a lavorare 10mila giovani diplomati e laureati cominciando da un primo blocco di 3000 persone da mandare a lavorare subito entro marzo”.
“Intanto – aggiunge De Luca – è in corso la riunione del Consiglio di Stato che si dovrà pronunciare in giornata per sospendere il provvedimento del TAR e per riprendere con grande tranquillità il concorso. Daremo in tempo immediato notizia di come si pronuncerà il CdS. Siamo fiduciosi ma in ogni caso per altri 10 profili professionali il concorso andrà avanti in ogni caso”.