Ad Agropoli, in particolare – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – le fiamme gialle della locale compagnia hanno esaminato le assunzioni di una società cooperativa locale, aggiudicataria del contratto di appalto per il servizio di salvamento sia lungo le spiagge libere del Comune cilentano, che presso numerosi stabilimenti balneari.
Dal controllo, è emersa la sproporzione tra i contratti stipulati con i gestori dei lidi e i lavoratori in carico. I militari, dopo aver ascoltato dipendenti e titolari dei lidi, hanno accertato che tutti i bagnini, per lo più studenti universitari con il brevetto di salvataggio, venivano sottoposti a turni di lavoro pesanti, in alcuni casi anche di 50 ore settimanali, a fronte di una busta paga rilasciata per venti ore settimanali. Inoltre, non venivano loro garantite ferie e riposi previsti dal contratto di categoria. Dei trentacinque lavoratori controllati, cinque sono risultati completamente a nero.