L’associazione interverrà infatti il prossimo 5 marzo dinanzi all’udienza collegiale al Consiglio di Stato, e nell’udienza di merito al Tar Campania, per difendere i partecipanti ammessi ed evitare l’immenso spreco di denaro pubblico che si determinerebbe in caso di sospensione del concorso. Per le prove preselettive, infatti, il principio dell’anonimato del concorrente non è un elemento che può determinare l’annullamento di un esame, in quanto la lettura delle risposte avviene attraverso sensori ottici, come stabilito anche dalla sentenza n° 1285/2007 del Consiglio di Stato.
Tutti i candidati che hanno superato la prima prova hanno tempo fino al 25 febbraio per aderire al ricorso collettivo del Codacons e difendersi davanti al Consiglio di Stato, e fino al 31 marzo per intervenire con il supporto dell’associazione davanti al Tar Campania cui spetta l’ultima parola.
Per aderire al ricorso è possibile scaricare i moduli che saranno pubblicati oggi sul sito www.codacons.it e ottenere info e assistenza dallo staff legale dell’associazione al call center 892007