Un banalissimo tamponamento in cui rimangono coinvolte tre auto, in via Aristo Manghi, si trasforma in tragedia. Il bambino era all’interno di un “ovetto”, sul sedile passeggero anteriore. A causa dell’impatto esplode l’airbag e il piccolo perde i sensi, tra la disperazione del padre, della madre e del fratellino di soli due anni.
Quando si utilizzano questi dispositivi l’airbag deve essere sempre disattivato quando il seggiolino (o in questo caso l’ovetto) è posizionato in senso contrario alla guida. Alla Polizia municipale il compito di stabilire se l’ovetto fosse stato posizionato correttamente e tutto il resto. Il bimbo è stato operato d’urgenza alla testa.
Purtroppo per quel povero bambino non c’è stato nulla da fare. Alle 22.30 di domenica sera è morto all’ospedale Cisanello di Pisa. I medici hanno tentato inutilmente di salvarlo sottoponendolo a un delicatissimo intervento chirurgico.
Tutto sui seggiolini e gli “ovetti”
Il termine giusto è “seggiolino auto gruppo 0+”. Solo i dispositivi che presentano questa scritta sono omologati e possono essere utilizzati in sicurezza, secondo la normativa dell’Unione Europea. I neonati si trovano nella “navicella”, dove possono restare fino a che raggiungono dieci kg di peso (intorno ai 9 mesi di vita). Subito dopo c’è l’ovetto, che accoglie i bimbi fino a 13 kg.
Mano a mano che i bambini crescono passiamo ai seggiolini del Gruppo 1 (fino ai 5 anni), Gruppo 2 (fino ai 6 anni) e per i bimbi più grandi (fino a 12 anni) c’è l’alzaposto. Questi dispositivi si possono installare sul sedile anteriore (è sempre obbligatorio disattivare l’air bag) o su quelli posteriori.
I bambini vanno assicurati al supporto con le cinture del seggiolino e il seggiolino deve essere fissato al sedile con le cinture di sicurezza. Se utilizziamo l’ovetto bisogna montarlo in senso contrario di marcia.
Fonte: larno.ilgiornale.it