A seguito della denuncia sporta dalla parte offesa, l’Ufficio della Squadra Mobile avviava una serrata attività di indagine per risalire agli autori del fatto delittuoso, fatto particolarmente allarmante in quanto consumato in pieno centro cittadino nei luoghi della “movida” giovanile.
Il reato, infatti, avveniva in prossimità di locali frequentati da giovani salernitani. Malgrado quindi la presenza di numerosi ragazzi nelle immediate vicinanze, i due giovani rapinatori non esitavano a porre in essere la loro condotta delittuosa: sotto la minaccia di un coltello si facevano consegnare il ciclomotore dal la parte offesa noncuranti della loro riconoscibilità e del possibile intervento di terze persone.
Le indagini avviate nell’immediatezza dei fatti dal personale della Squadra Mobile— terza sezione — attraverso la deposizione della parte offesa e la visione dci filmati delle telecamere presenti in loco, consentivano una compiuta ricostruzione dei fatti e l’individuazione dci due giovani responsabili degli stessi. L’ipotesi investigativa, supportata da successivi riscontri, consentiva pertanto l’individuazione dei due minori nonché il recupero del ciclomotore sottratto.
Attesa la gravità dei fatti contestati la Procura Tribunale Minorenni di Salerno richiedeva misura cautelare con custodia in istituto penale minorile per entrambi gli indagati, dei quali uno risultava già gravato da precedenti penali.
La richiesta veniva accolta in toto dal GIP: i due giovani, pertanto, venivano portati dalla Squadra Mobile in istituto penale minorile in esecuzione dell’ordinanza emessa dalla A.G. ed in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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