L’uomo questa mattina intorno alle 8 stava operando insieme ad altri quattro colleghi, tutti campani, quando secondo le prime indiscrezioni sarebbe stato sommerso dalla terra franata mentre si trovava in una buca. L’operaio è stato schiacciato. L’incidente è avvenuto in Viale dello Sport e i primi a dare l’allarme sono stati i colleghi: in una manciata di minuti sul posto è intervenuta un’ambulanza proveniente dal vicino ospedale, poi un’eliambulanza decollata da Ancona.
Per il 65enne tuttavia non c’è stato niente da fare: le lesioni si sono rivelate fatali. Sul posto per il sopralluogo sono intervenuti i Carabinieri insieme ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, oltre ai Vigili del Fuoco e alla polizia locale per la gestione della viabilità già compromessa per il restringimento della carreggiata occupata in parte dal cantiere. Andrà chiarito se la ditta operava nel rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
IL CORDOGLIO DELLA FILLEA CGIL
La Fillea Cgil di Salerno esprime cordoglio e solidarietà alla famiglia di Guarino Paolo, operaio edile residente nel comune di Eboli , morto stamane mentre stava lavorando in un cantiere di San Benedetto del Tronto.
Secondo una prima ricostruzione la vittima era impegnata su di una condotta idrica quando e’ caduto nello scavo ed è stato travolto dalla terra.
La notizia subito è arrivata ad Eboli lasciando l’intera comunità senza parole, in quanto l’operaio era molto conosciuto e dove lascia oltre la moglie due figli ed una nipotina.
Il 65 enne, regolarmente assunto , a breve sarebbe andato in pensione .
Questa ulteriore tragedia dichiarano Luca Daniele e Cosimo Esposito della Segreteria Fillea di Salerno, categoria che si occupa del comparto edile ripropone con forza il sensibile tema della sicurezza sul lavoro.
“ prevenzione e sicurezza sul lavoro sono le vere priorità, è inaccettabile, in un paese civile, che un lavoratore esce di casa per andare a lavoro e non ne fa più rientro.
I numeri degli operai che restano vittime sul lavoro o che subiscono infortuni gravi ed invalidanti continuano ad essere altissimi ed a crescere nonostante le ore di lavoro continuano a diminuire.
Occorre una forte inversione ,non tutti i lavori sono uguali, non è piu’ possibile continuare a rimandare una legge che preveda anticipi sull’ età pensionabile per chi svolge mansioni ad alto rischio oltre i 60 anni di età o a contatto con sostanze usuranti”