La responsabile della Salute, Tatiana Golikova, ha dichiarato: “L’ingresso di tutti i cittadini cinesi attraverso le frontiere della Russia sarà sospeso dal 20 febbraio per i viaggi di lavoro, privati, di studio e per turismo”.
In Cina intanto, dove pure l’epidemia sembra rallentare, sul fronte economico è saltato anche il Beijing auto show, il più importante evento dell’anno dedicato alle quattro ruote e fiore all’occhiello della nuova mobilità verde cinese: l’Auto China 2020, atteso dal 21 al 30 aprile, è stato rinviato sine die per la paura del contagio. La Cina ha riportato martedì il minor numero di nuovi contagi da coronavirus da gennaio, e il suo bilancio delle vittime giornaliero è il più basso da una settimana, ma l’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che tali dati dovrebbero ancora essere esaminati con cautela.
L’epidemia ha causato nel Dragone, nel conteggio a lunedì, un totale di 1.871 vittime, 72.532 contagi accertati (1.895 solo ieri, ai minimi da gennaio) e 13.003 guariti (2.143), ma sembra aver paralizzato il Paese. Le imprese straniere stanno avendo grandi difficoltà nel far ripartire le attività: ci sono problemi alla supply chain, all’aumento degli inventari e alle regole sulla quarantena per contenere il contagio. “L’intero processo stenta a tornare in funzione dato che le sfide sono enormi”, ha lanciato l’allarme Joerg Wuttke, presidente della Camera di commercio Ue in Cina. “Quanto ciò sia destinato a durare è l’incubo di tutti noi”, ha aggiunto.