Sono sempre più i giovani che nel weekend scelgono Cava anziché Salerno. I numeri, cosi’ come riportato dal quotidiano “La Città”, parlano chiaro: la città metelliana batte il capoluogo della provincia nel derby del divertimento notturno. Il che non è solo ragione di vanto campanilistico ma anche elemento economico da non sottovalutare per un settore che, nei primi anni 2000, per la città di Salerno, ha rappresentato un fattore importante di crescita.
«Se dovessimo immaginare la movida cavese o quella nocerina come nostre antagoniste dovremmo chiudere i battenti. – ha dichiarato Mario Ventura, responsabile per la Fipe -Confcommercio Salerno, su “La Città” – Salerno ha una tradizione e basi solide. A Salerno continuiamo ad avere degli orari di punta, come l’attività diurna, quella dell’aperitivo e in primavera ed estate abbiamo tanti turisti.
A Cava ci sono i portici, perfetti per trascorrere i weekend invernali e hanno una buona logistica, ma niente di più. Il problema maggiore della movida salernitana è la disorganizzazione. Non abbiamo un cartellone eventi, un piano di gestione; non abbiamo una determinazione a fare accoglienza e ristorazione».
Fonte Il Portico