Va peraltro ribadito che, per garantire la piena funzionalità dell’apparato sanitario di emergenza, è indispensabile che siano rispettati i protocolli e le direttive disposti dalle autorità. In particolare non vanno intasate le strutture di pronto soccorso in base a sintomi generici come febbre alta o tosse, che possono riferirsi a una molteplicità di patologie: occorre che le unità di intervento possano dedicarsi ai soli casi realmente sospetti, che riguardano chi può aver avuto contatti con persone contagiate.
E’ poi necessario il rispetto assoluto delle norme di igiene, a partire dal lavaggio ripetuto delle mani. Chi ha dubbi da chiarire o indicazioni da chiedere deve in prima battuta rivolgersi ai numeri telefonici predisposti dal Ministero o dalla Regione oppure al medico curante.
Va ribadito che l’organizzazione sanitaria nazionale e locale è pienamente impegnata nelle misure rivolte al controllo del contagio e all’assistenza alle persone malate. Anche il punto di soccorso dell’ospedale Costa d’Amalfi, come ha dimostrato proprio questo caso, è allertato in funzione di una situazione non semplice ma rispetto alla quale si stanno adottando provvedimenti di sicura affidabilità.