Un fronte freddo nord-atlantico attraverserà la nostra penisola per Mercoledì 26 Febbraio, portando con se instabilità e soprattutto un netto calo termico. Adesso ci troviamo nel picco di un’anomala fase anticiclonica, con valori termici sopra la media fin oltre 10°C. Tempo ancora soleggiato con locali nubi basse nelle aree tirreniche.
Martedì avremo le prime avvisaglie di questo cambiamento, giornata che inizierà con piovaschi sulla Liguria e prealpi con estensione in serata sull’alto nord-est e toscana. Neve sulle Alpi fin 1500m ed anche attorno a questa quota sull’Appennino settentrionale.
Mercoledì avremo il passaggio del fronte perturbato sullo stivale. La perturbazione porterà dietro di se aria più fredda di matrice polare, vista la precedente aria mite preesistente sarà alta la possibilità di temporali con associata grandine di piccola taglia, nubifragi e raffiche di vento.
I fenomeni andranno a formarsi soprattutto tra il pomeriggio-sera al Centro con quota neve in rapido calo fin 500-700m. Al nord italia nevicate attorno ai 500-1000m sulle Alpi con fiocchi a quote più basse sui settori occidentali. Tornerà anche la neve ad Aosta dopo pensate i +26°C registrati lunedì 23 Febbraio. Qualche temporale potrebbe sconfinare anche sulle pianure del nord-est nella seconda parte di giornata.
Per il Sud solo qualche piovasco in Campania e nuvolosità in aumento nel corso della giornata. Venti da ovest/sud-ovest in rotazione da nord-ovest in serata.
Giovedì infine avremo schiarite al Nord con nevicate a bassa quota sulle Alpi di confine mentre al centro dopo un miglioramento a inizio giornata torneranno le piogge in serata specie in Toscana. Al sud piovaschi specie sul basso tirreno con quota neve attorno ai 1000m. Temperature in netto calo ovunque in particolare nelle aree adriatiche. Valori massimi attorno i 10/12°C. Brinate nelle aree interne dello stivale.
Tendenza meteo
Nel weekend avremo una rimonta dell’alta pressione ma con qualche disturbo sui settori tirrenici tra nubi basse e locali pioviggini. Ancora nevicate sulle Alpi di confine. Una nuova e ben più organizzata perturbazione atlantica potrebbe interessarci già da inizio settimana prossima.
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