Moderna, in collaborazione con i ricercatori del Niaid Vaccine Research Center, ha utilizzato una molecola chiamata mRNA che trasferisce informazioni genetiche nelle cellule, imitando un’infezione naturale per stimolare una risposta immunitaria più potente.
Il vaccino potrebbe imitare la proteina detta “spike” che si trova sul nuovo coronavirus e su altri coronavirus come quello della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (Sars) e della Sindrome Respiratoria Medio-Orientale (Mers).
Il 7 febbraio il direttore del Niaid Anthony Fauci ha detto che, in caso di successo, gli studi clinici iniziali prenderanno il via entro due mesi e mezzo per testare la sicurezza del vaccino su un piccolo gruppo di persone.
Nei giorni scorsi la Cina ha annunciato di aver iniziato i test sugli animali, mentre l’Australia ha concluso la fase di sperimentazione in laboratorio per il vaccino sintetizzato dai ricercatori dell’università di Queensland.
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