Dunque, l’invito ad abituarci ad una situazione che non si esaurirà nel breve. Anche perché pure tra gli scienziati ci sono pareri discordanti. E la spiegazione arriva ancora una volta da Ilaria Capua.
“Sulla sindrome simil-influenzale causata da Coronavirus ci sono pareri discordanti perché questo virus fino a 3 mesi fa era in un pipistrello in Cina. Abbiamo pochi dati, una situazione in evoluzione ed un virus pressochè sconosciuto.
Mi pare il minimo”, ha scritto ancora la virologa sul proprio profilo Twitter, in riferimento, probabilmente, anche alla querelle di cui nei giorni scorsi sono stati protagonisti Roberto Burioni e Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio dell’ospedale Sacco di Milano dove vengono analizzati giorno dopo giorno i campioni di possibili casi di infezione da Covid-19.
Capua, comunque, vuole rassicurare la popolazione, in Italia e nel mondo: “Perché questa pandemia fa paura e non dovrebbe farne? Perché ognuno di noi pensa che potrebbe ammalarsi gravemente, ma se guardiamo a Codogno o a Vo’ Euganeo, a fronte di alcuni pazienti molto anziani, e con altre patologie, non si osserva un numero di ammalati gravi o di decessi significativo. Possiamo dire che a oggi non si comporta come un virus aggressivo”.
Già nei giorni scorsi aveva sottolineato su Fanpage.it che questo virus è in realtà molto meno letale di quanto temevano. “Il virus sta circolando da settimane, se non da mesi, in Italia. E di questo dobbiamo ritenerci fortunati: perché vuol dire che è meno letale di quanto temiamo sia. E che ci abbiamo convissuto già da tempo senza particolari problemi. Ecco perché forse dobbiamo essere meno spaventati di quanto lo siamo ora”.
Lo scrive FanPage.it
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