In base alle raccomandazioni di viaggio ufficiali in merito al Coronavirus, ai viaggiatori sarà vietato recarsi e soggiornare nelle strutture ricettive situate nelle zone colpite. Si fa presente che al momento i viaggi in alcune zone sono vietati o possono subire modifiche significative.
Le procedure per “cause di forza maggiore” ora vengono seguite anche per gli ospiti soggetti ai divieti di viaggio applicati alle persone che hanno visitato di recente le zone colpite dal virus (nella maggior parte dei casi, negli ultimi 14 giorni). Tali restrizioni, al momento attive in più di 60 Paesi, possono includere il divieto di immigrazione, l’obbligo di quarantena all’arrivo o la sospensione del visto rilasciato all’arrivo.
Come è noto ogni piattaforma online ha la sua policy in caso di cancellazione di prenotazioni e naturalmente bisogna tener conto delle proprie modalità di prenotazione. Il consiglio è di evitare contenziosi, verificare i periodi di tolleranza offerti per la cancellazione ed attenersi al buon senso in caso di prenotazioni non rimborsabili.
Anche in caso di tariffe non rimborsabili, gli ospiti chiamano o inviano e-mail all’assistenza per richiedere di cancellare la prenotazione gratuitamente. Per risparmiare il tempo che dovresti dedicare a queste cancellazioni, molte piattaforme compreso Booking, hanno attivato lo strumento Eccezioni per la penale di cancellazione che permette di pre-approvare l’annullamento delle penali nel caso di queste cancellazioni.
Ciò significa che tali cancellazioni saranno gestite velocemente e che le camere ritorneranno subito in vendita. Per stabilire quali prenotazioni possono essere cancellate senza penali, bisogna selezionare l’intervallo di tempo che può intercorrere tra la prenotazione e la cancellazione.
Il presidente dell’Abbac e coordinatore nazionale extralberghiero Agostino Ingenito ha inteso inviare una nota alla Presidenza del consiglio dei ministri e al Mise per richiedere di valutare estensione di eventuali benefici anche alle imprese ricettive che non sono coinvolte direttamente al momento della zona di sorveglianza.
“Siamo consapevoli che non ci sono risorse infinite, ma è anche vero che lo stato di emergenza che ha imposto il Governo ha generato panico nel mondo, determinando cancellazioni anche da chi non proviene da Paesi contagiati e diretto verso nostri territori non coinvolti dalla quarantena – dichiara Ingenito –”.
“Molte nostre imprese ed operatori hanno come unico sostentamento economico, il guadagno provenienti da pernottamenti e servizi di alloggio e il rischio è ritrovarsi con molte ripercussioni anche in merito a mutui, prestiti già contratti e costi di gestione”.
Le procedure relative alle cause di forza maggiore sono state prolungate fino al 31 marzo 2020 per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina continentale e per tutte le strutture situate in Cina continentale.
A partire dal 1° marzo 2020, le procedure per causa di forza maggiore non saranno più applicate per i viaggiatori provenienti da Hong Kong e Macao e per le strutture di Hong Kong e Macao. In caso di restrizioni di viaggio formali tra Hong Kong/Macao e uno specifico Paese di origine/destinazione che impedisca a un ospite di viaggiare, allora le procedure per causa di forza maggiore devono essere applicate alla prenotazione interessata.
Tali restrizioni, al momento attive in più di 60 Paesi, possono includere il divieto di immigrazione, l’obbligo di quarantena all’arrivo o la sospensione del visto rilasciato all’arrivo.
Le procedure per “cause di forza maggiore” al momento si applicano a:
(1) Tutte le prenotazioni effettuate per strutture in Cina continentale e da viaggiatori provenienti dalla Cina continentale, con data di check-in fino al 31 marzo 2020 (incluso).
(2) Tutte le prenotazioni effettuate da viaggiatori di Hong Kong e Macao, e per tutti i viaggiatori provenienti da Hong Kong e Macao con data di check-in fino al 29 febbraio 2020 (incluso).
(3) Tutti gli ospiti soggetti alle restrizioni internazionali di viaggio applicate alle persone che sono state di recente in Cina continentale o in altre zone colpite dal virus.
(4) Casi individuali in cui un viaggiatore sia stato effettivamente impossibilitato a viaggiare/soggiornare (per es. ambienti infetti in un hotel situato in una zona non menzionata in questa comunicazione).
Lo stato di “cause di forza maggiore” ha queste conseguenze:
Strutture in Cina, a Macao e Hong Kong
• Per tutte le prenotazioni effettuate per le strutture in Cina continentale con check-in il giorno 31 marzo 2020 o in date precedenti, ti chiediamo di rimborsare eventuali pagamenti anticipati che hai già ricevuto e annullare i costi di cancellazione (penali, spese e/o altri importi) nei casi in cui il cliente avesse richiesto la cancellazione.
• Per tutte le prenotazioni effettuate per le strutture a Hong Kong and Macao con check-in il giorno 29 febbraio 2020 o in date precedenti, ti chiediamo di rimborsare eventuali pagamenti anticipati che hai già ricevuto e annullare i costi di cancellazione (penali, spese e/o altri importi) nei casi in cui il cliente avesse richiesto la cancellazione.
• In questi casi, Booking.com non applicherà la commissione.
Strutture in tutti gli altri Paesi
• Per qualsiasi altra prenotazione effettuata presso la tua struttura da viaggiatori provenienti dalla Cina continentale, con check-in il giorno 31 marzo 2020 o in date precedenti, ti chiediamo di rimborsare eventuali pagamenti anticipati che hai già ricevuto e annullare i costi di cancellazione (penali, spese e/o altri importi) nei casi in cui il cliente avesse richiesto la cancellazione.
• In questi casi, Booking.com non applicherà la commissione.
• Per qualsiasi altra prenotazione effettuata presso la tua struttura da viaggiatori provenienti da Hong Kong e Macao con check-in il giorno 29 febbraio 2020 o in date precedenti, ti chiediamo di rimborsare eventuali pagamenti anticipati che hai già ricevuto e annullare i costi di cancellazione (penali, spese e/o altri importi) nei casi in cui il cliente avesse richiesto la cancellazione.
• In questi casi, Booking.com non applicherà la commissione.
• Anche per le prenotazioni effettuate da viaggiatori che sono stati in una zona colpita dal Coronavirus, ai quali è pertanto stato vietato l’accesso al Paese in cui avevano intenzione di viaggiare, sono valide le procedure relative alle cause di forza maggiore.