– si svuotino le acquasantiere; si ometta lo scambio di pace (gesto che, si ricorda, è facoltativo); la Comunione eucaristica sia distribuita sulla mano (secondo le norme liturgiche vigenti); si prendano precauzioni durante le confessioni auricolari e in contesti di contatti personali.
I sacerdoti spieghino ai fedeli che si tratta di doverose misure precauzionali, da attuare per il bene della società. Fino ad eventuali nuove comunicazioni le sante Messe saranno regolarmente celebrate, così come tutti gli altri riti sacri e le confessioni.
Al contempo, facendo nostra l’esortazione della Conferenza Episcopale Italiana, «ci impegniamo a fare la nostra parte per ridurre smarrimenti e paure, che spingerebbero a una sterile chiusura: questo è il tempo in cui ritrovare motivi di realismo, di fiducia e di speranza, che consentano di affrontare insieme questa difficile situazione.
E’ questa la nota che l’Arcivescovo ha inteso trasmettere a tutti i presbiteri dell’Arcidiocesi circa il Coronavirus