Un’immagine spettrale, quella di Abatemarco, piccola frazione con non più di 300 abitanti, nel comune di Montano Antilia, dopo l’allarme scattato a seguito della positività della biologa 26enne al coronavirus. Sembra di stare- come scrive il quotidiano “la Città” – in un paese fantasma: strade deserte, saracinesche abbassate, scuole chiuse e negozi serrati. Aperto solo l’ufficio postale. E tra gli abitanti del paese sono pochi quelli che hanno deciso di mettere il naso fuori di casa. Situazione più o meno analoga anche nella sgtessa Montano Antilia e nella vicina Ceraso, dove sono scattati provvedimenti piuttosto stringenti per ragioni precauzionali.
Montano Antilia paese spettrale, tutti chiusi dentro per i timori del contagio
Un’immagine spettrale, quella di Abatemarco, piccola frazione con non più di 300 abitanti, nel comune di Montano Antilia, dopo l’allarme scattato a seguito della positività della biologa 26enne al coronavirus. Sembra di stare- come scrive il quotidiano “la Città” – in un paese fantasma: strade deserte, saracinesche abbassate, scuole chiuse e negozi serrati. Aperto solo l’ufficio postale. E tra gli abitanti del paese sono pochi quelli che hanno deciso di mettere il naso fuori di casa. Situazione più o meno analoga anche nella sgtessa Montano Antilia e nella vicina Ceraso, dove sono scattati provvedimenti piuttosto stringenti per ragioni precauzionali.
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