«L’ordinanza della Regione Campania scade domani. Quindi riprendono tutte le attività pubbliche, salvo diverse indicazioni che dovessero arrivare dal governo». Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta Facebook.
«Abbiamo fatto sanificare i locali quindi è tutto pronto per la ripresa dell’attività scolastica», ha spiegato il governatore, ricordando nella stessa mattinata di ieri c’è stata anche una riunione in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte per fare il punto sulla situazione.
I CASI DI CONTAGIO
Sono 13 i casi di positività da coronavirus in Campania. Alle ore 23:00 di venerdì, come aveva comunicato lo stesso De Luca sulla pagina social erano undici, secondo quanto comunicato dalla stessa Regione Campania, ma le analisi sui tamponi effettuati nelle ultime ore hanno messo in luce ulteriori contagi ed il numero è destinato ad avere evoluzioni .
Si tratta di nove a Napoli, due a Caserta, uno a Vallo della Lucania (Salerno), uno nel Beneventano. Nessun caso ad Avellino. A renderlo noto è stato il presidente Vincenzo De Luca, che ha voluto anche precisare che per alcuni tamponi si aspetta ancora l’ufficialità formale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
In Campania, al momento, non esistono focolai ma secondo De Luca la priorità adesso è evitare il diffondersi del contagio ricostruendo i movimenti delle persone positive e isolando coloro che potrebbero esserlo. «Chi avvertisse dei sintomi non deve muoversi di casa e deve chiamare il proprio medico di base» ha ricordato il Governatore. Dei 13 pazienti, 3 sono ricoverati in buone condizioni, altri 10 sono a casa in quarantena e non presentano sintomi gravi. Nessuno in rianimazione.
Invece sono 373 i tamponi eseguiti.”Procederemo a denunciare persone che non rispondono a obbligo di responsabilità e comportamenti corretti. Chi avverte sensazioni di malessere contatti il suo medico di famiglia. Dobbiamo fare uno sforzo di amplificazione delle procedure esoprattutto serve un senso di responsabilità, per se stessi e per la comunità».
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha aggiunto se si tengono aperti i tribunali, si consenteno partite aperte al pubblico «diventa ridicolo chiudere le scuole: un conto sono zone in quarantena, altro un’area comela nostra. Non possiamo tenere le scuole chiuse per mesi senza motivazioni vincolanti».