I due giovani avevano infatti puntato un orologio, che volevano sottrargli. Russo era armato di pistola, rivelatasi giocattolo, a con il volto coperto da scaldacollo e casco.
“Mi ha puntato la pistola alla tempia” ha dichiarato in sede d’interrogatorio il militare ventitreenne, che presta servizio in provincia di Bologna. Dopo essersi qualificato, il carabiniere ha estratto l’arma d’ordinanza sparando tre proiettili che hanno raggiunto l’adolescente al torace e alla testa, facendolo cadere al suolo.
Il carabiniere subito dopo il ferimento ha dato l’allarme, chiedendo l’intervento urgente di un’ambulanza. I paramedici giunti sul posto hanno cercato di salvare il ragazzo, praticandogli le manovre di rianimazione, ma ogni tentativo è stato purtroppo inutile: Ugo Russo è morto dopo il trasporto all’ospedale Vecchio Pellegrini.
Il quindicenne lavorava come fruttivendolo e si era iscritto a un corso del Comune per imparare un lavoro. La salma è stata trasferita in obitorio, la Procura di Napoli che coordina le indagini del Nucleo Investigativo dei carabinieri del Comando provinciale, ha disposto l’autopsia.
Fonte: FanPage.it
Che brutta situazione…
E’ UNA BRUTTA SITUAZIONE E NON SO’ COME DEFINIRLA….PERO’ UNA COSA POSSO DIRLA..IL CARABINIERE COMUNQUE VADA PASSERA’ UN BRUTTO PERIODO E QUASI SICURAMENTE PER COME FUNZIONA LA LEGGE IN ITALIA VERRA’ ANCHE CONDANNATO ….TANTO ORMAI CI DOBBIAMO RASSEGNARE ALLE RAPINE…NON DOBBIAMO MAI REAGIRE E DOBBIAMO SUBITO OBBEDIRE E DARE TUTTO CIO’ CHE ABBIAMO…PERO’ PENSO ANCHE CHE PIU’ CHE IL CARABINIERE CHI DOVRA’ PORTARE IL PESO SULLA COSCIENZA ANCHE I GENITORI CHE SONO RESPONSABILI DEI FIGLI MINORENNI …15 ANNI E NON STARE NEL PROPRIO LETTO A DORMIRE E GENITORI CHE NON SI PREOCCUPANO DI DOVE SIA NEMMENO PENSO SIA UNA NORMALITA’ POI ECCO COSA SUCCEDE
Un quindicenne che va in giro a fare rapine deve valutare il suo “rischio d’impresa”; abbiamo perso un soggetto che avrebbe passato la sua esistenza a creare problemi, danni e dolore alla società. Onestamente, e senza ipocrisia, è tutto qui.
una volta intrapresa la strada del crimine ,prima o poi questa è la fine che fanno i malviventi.
purtroppo in questa situazione perdono tutti,
il carabiniere che nonostante abbia agito secondo le regole, e verrà giustamente assolto, porterà sulla coscienza la vita di un ragazzino
lo stato che non riesce a stare vicino a queste situazioni di degrado minorile
e l’unico colpevole…la famiglia del ragazzino! molti si chiedono perché a quell’ora il ragazzo non stava a casa, forse oggi ho capito il motivo…l’esempio dei genitori. leggevo che il padre è in attesa di essere processato poiché qualche giorno fa a milano ha fatto la stessa identica cosa con un complice. voleva rapinare una macchina con la scusa dello specchietto e nella fuga ha perso il controllo dello scooter ed è stato fermato dalle forze di polizia, rimesso in liberà in attesa di giudizio…ripeto…il padre!
…peccato non dovrebbe mai finire così!!