La morte improvvisa e per certi versi beffarda del capitano Alfredo Truono lascia increduli e dispiaciuti. Meno di quattro mesi fa, l’allora comandante vicario dei Vigili urbani di Salerno lasciava il suo ufficio per godersi la meritata pensione, dopo 41 anni di servizio. Il comandante Antonio Vecchione, di cui era il braccio destro, volle organizzargli una piccola festa di commiato, con i colleghi di una vita e quelli più giovani ai quali si passava il testimone. Di Alfredo Truono tutti avevano stima e considerazione e non è certo retorica dirlo oggi.
Entrato in Polizia Municipale alla fine degli anni 70, aveva salito tutti i gradini della carriera fino a diventare capitano e vicecomandante ai tempi di Eduardo Bruscaglin, Matteo Basile, Elvira Cantarella ed Anna Bellobuono, alle cui dimissioni assunse la carica di comandante vicario. Per lui fu un grandissimo onore- come ebbe più volte a dire- a coronamento di una carriera cristallina che li portò, ad inizi anni 2000, ad affrontare da reggente la ricostruzione della catena direttiva ed amministrativa dei servizi cimiteriali di Salerno, dopo uno scandalo giudiziario che ne travolse i dirigenti.
Ufficiale discreto ma sempre disponibile, misurato ma capace anche di grandi sorrisi, Alfredo Truono è stato un riferimento anche per noi giornalisti. La sua scomparsa, così repentina ed a pochi mesi dalla pensione, è di quelle che pesano. Domattina, nella chiesa dell’Istituto Salesiano a Salerno, l’ultimo saluto.
Fonte: LIRATV