“Desidero ringraziare il sindaco Vincenzo Napoli, l’intera amministrazione comunale e l’amministratore unico di Salerno Mobilità Camillo Amodio per la sensibilità e la tempestività che hanno dimostrato – ha dichiarato il massimo dirigente della ultracentenaria Associazione Dilettantistica Sportiva – nel contribuire a tamponare, seppure provvisoriamente, la carenza di spazi, che ha rischiato di compromettere la stagione agonistica degli atleti del Circolo Canottieri Irno. I nostri ragazzi delle sezioni canottaggio e canoa, a causa dei lavori avviati per il dragaggio, infatti, sono impossibilitati a svolgere la loro attività all’interno del porto commerciale. Ora potranno almeno utilizzare un punto di appoggio per l’accesso facilitato al mare e per svolgere le quotidiane sedute di allenamento”.
Nei mesi scorsi analoga richiesta di un’area all’interno del porto turistico era stata avanzata anche alla sezione di Salerno della Lega Navale, con la quale esistono da tempo rapporti di proficua collaborazione per la sezione vela. “Una richiesta che ci è stata respinta, nonostante le rassicurazioni e la disponibilità del presidente Fabrizio Marotta, per l’assoluta mancanza di spazi”, ha sottolineato, non senza un pizzico di rammarico Giovanni Ricco.
Il presidente dei Canottieri Irno, comunque, non demorde dall’obiettivo di reclamare altri spazi, ma più stabili, sempre all’interno di quella stessa area. “Attualmente i nostri ragazzi si allenano a terra nelle palestre del Circolo e sono poi costretti a raggiungere di corsa piazza della Concordia per fare pratica in acqua. E’ arrivato il momento – ha concluso il presidente dei Canottieri Irno – che l’Autorità Portuale di Salerno, che gestisce l’area demaniale e con la quale abbiamo avuto incontri informali nelle scorse settimane, si faccia carico di questa problematica e si adoperi per trovare una soluzione condivisa, redistribuendo equamente gli spazi del Molo Masuccio Salernitano tra tutte le società che effettivamente svolgono attività sportiva”.
Assolutamente vergognoso. Una associazione privata occupa un suolo demaniale. Senza un bando. Ci sono tante associazioni che vorrebbero avere la stessa possibilità.. Ma non hanno le possibilità di influenza di codesta….