La decisione verrà ufficializzata alla fine del Consiglio dei ministri, dove il tema è in discussione assieme allo scostamento sul deficit di bilancio. Da quanto apprende La Stampa da fonti di governo, tecnicamente il referendum verrà “sospeso” con rinvio a data da destinarsi. Il governo ha tempo fino al 23 marzo per fissare una nuova giornata elettorale (si parla di maggio ma potrebbe anche essere prima). In tal caso basterà solo un nuovo Dpr (decreto del Presidente della Repubblica). Se invece si scavallerà il 23, bisognerà ripartire da zero con le procedure per la convocazione di una nuova data e i tempi potrebbero allungarsi.
La Stampa
La manna dal cielo è arrivata…
è tutto un gombloddo